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di Luca Figini

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17 ottobre 2009

L'approccio di Microsoft nello sviluppo di Sette è stato conservatore.
Ha analizzato Vista, individuando ciò che non funziona, e ha messo mano al sistema operativo per preparare 7. Per questo Seven è considerato un aggiornamento del suo predecessore. I sostanziali miglioramenti apportati dovrebbero consentire all'azienda di Redmond di traghettare tutti i computer sulla nuova architettura .Net introdotta con Vista.
Ci si aspetta che tutti, soprattutto gli utenti di XP, passino a Sette così da avere un'unica piattaforma di riferimento che sia anche di nuova generazione. Dunque sono stati corretti gran parte delle sviste di Vista. Seven ha un kernel più snello ed è modulare, così che non richieda processori super potenti e grandi quantità di memoria per fornire prestazioni soddisfacenti.

Il lavoro di bonifica e ottimizzazione è avvenuto talmente bene che 7 Ultimate funziona ed è veloce anche sui netbook. Oltre a snellire il codice, gli sviluppatori sono intervenuti su un altro punto debole di Vista: la compatibilità. Sette è compatibile con i driver per Vista ed è corredato da un database che supporta migliaia di periferiche, soprattutto quelle che si connettono via Usb e con le più recenti interfacce. A livello software, la piattaforma assicura la possibilità di eseguire qualsiasi applicazione per Windows: se ciò non bastasse, è disponibile la modalità XP che simula l'ambiente operativo di Windows XP.

Il bisturi di Microsoft è passato anche sull'applicazione Media Center per renderla più snella e rispondente e sulla gestione dell'interfaccia grafica. Questa ora può appoggiarsi sul reparto grafico del computer, così da togliere un po' di lavoro alla Cpu centrale, anche se dal punto di vista estetico è rimasta sostanzialmente simile a Vista. E questo potrebbe essere un piccolo shock per chi arriva diretto da XP: ci sono tutte le funzioni e gli strumenti a cui si è abituati, solo che sono disposti in modo radicalmente diverso. Che Aero, cioè la grafica dei menu di Sette, sia meglio o peggio dipende dai gusti personali. A nostro avviso è un netto passo in avanti rispetto a XP e Vista perché veloce, bello da vedere (non ha più nulla da invidiare ai Mac) e intuitivo.

Tuttavia si entra in un campo dove l'esperienza soggettiva è fondamentale. Non sono finiti qui gli interventi fatti da Microsoft. Altri perfezionamenti vertono su una migliorata gestione del risparmio energetico, su una riduzione dei tempi di avvio del sistema operativo e sul supporto nativo a tutte le più recenti tecnologie hardware (processori multi core, chip 3D, connettività cellulare, dischi a stato solido e cloud computing).

17 ottobre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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